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Visita al birrificio che ha reso grande la birra

So a cosa state pensando: ma come, tu vivi a due passi dalle Langhe e vai a visitare un birrificio anziché una cantina?

open-garden-baladinEbbene bellezze dovete sapere che negli ultimi anni mi sono scoperta grande appassionata di birra (prediligo le ambrate, le rosse e le Trappiste) e quando ho avuto la possibilità di visitare il birrificio più importante della Granda non ci ho pensato due volte!

Ma partiamo dal principio.

open-garden-baladin-piozzoDa torinese non conoscevo il Birrificio Baladin (nonostante esistesse un locale in città), ma una volta conosciuto Fra e trasferita nella provincia Granda sono stata nel locale di Piozzo per assaggiare la sua birra e ne sono rimasta folgorata (soprattutto dalla Super, ancora oggi una delle mie birre preferite). Già ai tempi sentivo raccontare di questo fantomatico Teo Musso da cui è partito tutto ma solo durante la visita ho scoperto la storia nella sua totalità, grazie alla giovane giuda che con passione e precisione ci ha raccontato minuziosamente la storia e la mentalità Baladin, pronti a scoprirla?

Teo Musso nasce proprio a Piozzo in una famiglia di agricoltori che portano avanti l’azienda di famiglia da generazioni, dove tra le altre cose, hanno anche dei filai di uva da cui traggono il vino. Lui, da sempre ribelle, beveva birra e snobbava il vino, birra pessima tra l’altro.

open-garden-baladin-piozzoNel 1986 va a Montecarlo per una vacanza studio nell’Hotel dove lavora lo zio e assaggia la birra Chimay Bleue (birra belga trappista), piccolo momento fondamentale nella sua vita, perchè comprende che la birra è la sua bevanda e che in Italia manca questa qualità e cultura della birra. Torna a casa illuminato e decide di aprire un birrificio (sempre a Piozzo) in cui serve più di 200 birre estere (molte di origine belga) e lo chiama “Le Baladin“.

Da dove deriva la parola Baladin? Andate a leggere le curiosità per scoprirlo!

open-garden-baladinIl locale è eclettico, con tanto di tendone da circo nel cortile dove la gente può mangiare e degustare birre introvabili, si perché insieme alla compagna dei tempi decidono di abbinare le birre alle crepes, abbinamento insolito ma molto apprezzato.

Dopo 10 anni Le Baladin ha raggiunto una fama invidiabile e Teo inizia a sognare di spillare birre artigianali prodotte da lui. Così decide di partire per il Belgio dove troverà il suo mastro birraio mentore che gli insegnerà tutto sulla birra.

visita-baladinNascono così le prime due birre Baladin: la Super (ambrata) e la Isaac (bianca) inizialmente prodotte nel garage della vicina di casa del birrificio. Entrambe sono ispirate dalle birre belga e hanno fin da subito un grande successo. Negli anni si aggiungono nuove birre e nuove ispirazioni/intuizioni di Teo. Tra le più geniali c’è sicuramente quella di portare la birra nei locali gourmet, così da cambiare l’idea collettiva sulla birra, trasformandola da semplice bevanda da dopo pasto a una bevanda gourmet da accompagnare a piatti con sapori che si sposano perfettamente con loro. Da qui il birrificio non si ferma più, crea annualmente birre nuove e apre locali in tutta Italia e all’estero.

birrificio-agricolo-baladinMa c’è una cosa, la più importante di tutte che non vi ho ancora raccontato: il birrificio Baladin è uno dei primi birrifici artigianali d’Italia. Ai tempi della sua nascita i suoi simili si contavano sulle dita di una mano, ma grazie a Teo oggi si contano più di 1000 birrifici artigianali in Italia e, sempre grazie a Teo, il destino della birra è cambiato per sempre.

Se volete sapere l’evoluzione completa del Baladin, andate qui e scoprirete ogni fase della sua incredibile trasformazione! Questa storia ce la sta raccontando la guida all’interno di una delle sale dell’Open Garden Baladin, la struttura più bella e rappresentativa dell’azienda, aperta nel 2016 sempre rigorosamente a Piozzo!

Si espande su una superficie di oltre 70.000mq, dove è stata data nuova vita a un’antica cascinabirrificio-agricolo-baladin (restaurata in maniera magistrale secondo me), qui si trova anche la sede produttiva di Baladin (ormai il garage della vicina è un lontano ricordo), dove ogni anno vengono prodotti 22.000 ettolitri di birra. Se paragoniamo questa produzione alle grandi catene produttrici di birra, per loro sarebbero appena 2 giorni di produzione.

Abbiamo iniziato la visita nella hall della sede Baladin, ricca di colori e disegni, dove su tutto spicccano le caricature dei dipendenti sulle porte dei loro uffici, per sottolineare ulteriormente che l’azienda è fatta soprattutto di persone e creatività.

open-garden-baladin-piozzoPoi entriamo nel cuore del Baladin: l’area di produzione. Passeggiamo comodamente su una passerella creata apposta per visionare il birrificio dall’alto, passando dalla raccolta dei cereali, alla fermentazione con i luppoli, fino all’imbottigliamento, dove degustiamo una particolare birra dall’alto grado alcolico (16°) perfetta come dopopasto, denominata da Teo “birra da divano”, che viene lasciata “invecchiare” dentro un’antica botte di legno che una volta conteneva Rum.

La birra è scura, corposa, piena di carattere e di note calde e contrastanti, buona ma tosta, soprattutto se bevuta a stomaco vuoto prima di pranzo!

 

visita-birrificio-baladinLa visita è finita, dopo un’ora e mezza d’immersione nel mondo e nella visione di Teo Musso, salutiamo la guida e ci fiondiamo nell’area ristorante dell’Open Garden Baladin, dove si possono mangiare diversi piatti unici come panini e hamburger, che per mia fortuna hanno anche la versione vegetariana… ovviamente tutto abbinato ad una Super alla spina! E non dimenticatevi il dolce tipico del Baladin: il birramisù!open-garden-baladin-piozzo-menu

 

Questa visita mi ha fatto entrare nella mente di un uomo che ha visto il futuro e non ha avuto paura di corrergli incontro, affrontando un ostacolo imprevedibile come l’immaginario collettivo e sfidando l’Italia a cambiarlo, vincendo su tutti i fronti. Una storia illuminata, come la sua birra.

 

 

Dettagli

La visita va obbligatoriamente prenotata qui , per accedere bisogna avere il Green Pass e osservare le solite regole di sicurezza (mascherina e distanziamento). Il costo è di 10€ a testa con bicchiere Teku in omaggio.

Curiosità

Baladin è un termine che deriva dal francese arcaico e significa “cantastorie“, è una parola utilizzata dal proprietario di un circo per descrivere Teo.

Il tipico bicchiere che si utilizza oggi per degustare e bere la birra si chiama Teku, che altro non è l’unione di due nomi: Teo e Kuaska. Difatti il bicchiere è stato inventato proprio da Teo insieme a Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), uno dei massimi esperti di birra a livello nazionale e internazionale.