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Milano: un afoso viaggio tra antico e moderno nella capitale della moda!
In Italia ci sono alcune mete che sono d’obbligo per i turisti: Roma è sempre in cima alla lista ovviamente, seguita da Venezia, Firenze, Napoli, Milano (giusto per citare le più importanti). Quest’ultima sembra essere una meta particolarmente ambita negli ultimi anni, complice sicuramente il mondo della moda che ci gira attorno e che attira quasi 12.000.000 di visitatori ogni anno!
In Piemonte, Milano è vista come una città snob, caotica e… da fighetti! Ma si sa, i luoghi comuni vanno sfatati e quindi decidiamo di passare una giornata intera a Milano in compagnia di entrambe le nostre famiglie perché, in effetti, nessuno di noi l’ha mai visitata.
Approfittiamo di una promozione di Italo dove con meno di 20€ a testa andiamo e torniamo partendo da Torino Porta Nuova.
Quindi partiamo, viaggiando alla velocità della luce (come sempre esagero, ma in certi punti si raggiungono i 300km/h), e arriviamo a Milano alle 10,25. Siamo a luglio e il caldo già soffocante presente a Torino si rivela ancora più letale nella provincia lombarda. Facciamo un respiro profondo e ci inoltriamo nella metro della Stazione Centrale di Milano dove facciamo l’abbonamento giornaliero che, guarda caso, è quasi raddoppiato di prezzo cinque giorni prima del nostro arrivo (è passato infatti da 4,50€ a 7€ a testa).
Presi i biglietti inizia ufficialmente il nostro viaggio: dedicheremo la mattinata alla Milano “nuova” e quindi al quartiere Isola con il famosissimo Bosco Verticale e al quartiere City Life, passando poi il pomeriggio alla Milano storica, passeggiando tra piazza Del Duomo e la maestosa Galleria Vittorio Emanuele II, per poi spostarci al Castello Sforzesco e al vicino Parco Sempione con il suo Arco della Pace e finire sui famigerati Navigli.
La metropolitana sarà il nostro unico mezzo di trasporto, ve ne parlo un attimo: è la più grande d’Italia con le sue 4 linee (e con una quinta in fase di costruzione) e copre perfettamente tutto il perimetro milanese; per visitare la città è il mezzo più adatto: eviti il traffico esasperato in superficie (quindi risparmi tempo) e le attrazioni principali sono molto vicine dalla fermata di riferimento.
Per raggiungere il Bosco Verticale dalla stazione centrale basta prendere la metro M2 direzione Assago/Abbiategrasso e scendere a Garibaldi fs. Davanti a voi ci saranno piazza Gae Aulenti rialzata di 6 metri dalla strada e la Unicredit Tower: il grattacielo più alto d’Italia che, grazie alla sua guglia (ormai diventata simbolo della Milano moderna), raggiunge i 226mt. Alle spalle del grattacielo potrete scorgere il pittoresco Bosco Verticale: due palazzi residenziali a torre letteralmente ricoperti di verde! Il progetto ha visto la luce nel 2014 ed è pensato per aumentare la biodiversità urbana in una metropoli, diminuire l’emissioni di CO2. E’ un progetto audace: le due torri infatti ospitano 800 alberi, 4500 arbusti e 15000 piante che insieme creano un microclima speciale che produce umidità, ossigeno e assorbe le polveri sottili e le particelle di CO2; insetti e uccelli hanno colonizzato spontaneamente quest’area della città, contribuendo alla biodiversità cittadina. E’ come avere due enormi alberi in città, l’impatto visivo è molto forte…
Torniamo ora a piazza Gae Aulenti, un’altra opera molto innovativa e d’impatto: è una piazza di forma circolare, inaugurata nel 2012, circondata da palazzi di vetro e acciaio e abbellita da un’ampia fontana moderna. Qui potete trovare la sede degli uffici della banca Unicredit e svariati negozi in cui far shopping o bar in cui godere di uno Spritz o una bevanda fresca!
Dopo aver ammirato tutta questa grandezza e modernità torniamo alla metro Garibaldi dove prendiamo la M5 direzione San Siro e scendiamo a Tre Torri per raggiungere un altro importante polo moderno milanese: City Life.
Anche in questo caso andiamo a scoprire un’altra struttura da record, infatti il CityLife Shopping District è il centro commerciale più grande d’Italia, occupa circa 32000mq con i suoi 100 negozi. Però noi non siamo qui per far shopping ma per ammirare i grattacieli che qui risiedono, a partire dalla Torre Isozaki (che prende il nome dal suo architetto), alta 209mt e sede della compagnia assicurativa Allianz. E’ il secondo grattacielo più alto d’Italia e domina piazza Tre Torri con le sue facciate ondulate. Di fronte ad esso svetta il grattacielo che più mi ha sorpreso in questa futuristica area: la torre Hadid, disegnata da un architetto donna anglo-irachena (Zaha Hadid per l’appunto); è un grattacielo a torre che si contorce con fare sinuoso su se stesso partendo dalla base (che ospita anche l’ingresso del Citylife Shopping District). Attualmente è la sede degli uffici dell’assicurazione Generali. Tra di loro c’è un terzo ospite, ma è ancora in fase di costruzione (opera dell’architetto Libeskind) e per ora ci concede solo di cogliere la forma curva che sta lentamente assumendo…
Noi piemontesi, come tanti altri italiani, non siamo abituati a vedere simili strutture architettoniche (se non all’estero), quindi ci siamo lasciati avvolgere da questi giganti di vetro per qualche minuto prima di dirigerci all’interno dell’immenso centro commerciale per la pausa pranzo.
Entrare in questo centro è un po’ come entrare su un’astronave Kubrickiana, le forme ampie e arrotondate ti portano a scoprire i mille ristoranti siti al primo piano in cui potersi togliere qualsiasi sfizio: noi scegliamo il Bistrot Milano che ci propone le mozzarelle in carrozza a cui io non so resistere!
Finita la pausa torniamo all’esterno e passeggiamo per il parco circostante (molto ben tenuto). C’è un’istallazione colorata al centro del parco, dove dal pavimento vi è raffigurato il planisfero terrestre, da qui partono centinaia di pali coloratissimi con altezze diverse e sulla cima di ognuna svetta un uovo.
Finito di godere di tutta questa bellezza artificiosa e moderna è tempo di tornare alla metro e di iniziare il tour della Milano classica e storica.
La partenza da piazza Duomo è d’obbligo e da City Life (sempre dalla fermata due torri) si raggiunge facilmente attraverso la M1 direzione Sesto 1°Maggio FS fermata Duomo. Riuscire a cogliere la grandezza e la magnificenza di questa piazza è davvero difficile oggi, per via della quantità impressionante di turisti che ne calpestano ogni centimetro.: piccioni kamikaze ti sfrecciano a un dito dal viso per raggiungere i turisti che tirano il pane (che neanche in piazza San Marco a Venezia), bastoni da selfie rischiano di cavarci gli occhi mentre ci inoltriamo il più possibile al centro della piazza per ammirare il magnifico Duomo, anch’esso portatore di un record personale, quello di Duomo più grande d’Italia e seconda Chiesa più grande del mondo (dopo alla Basilica di San Pietro di Roma). Dopo svariati tentativi di fare belle foto tra la selva turista, ci rinunciamo e torniamo al “riparo” vicino ai portici. Si, perché di riparo non si può parlare, visto che dobbiamo addentrarci nella bellissima ma ingolfata galleria Vittorio Emanuele II: mi piace definirla come un antico centro commerciale dato che ospita bar e negozi sotto il suo incredibile tetto di vetro dal lontano 1867, ma la sua nascita in realtà è dovuta alla necessità di collegare piazza del Duomo con piazza della Scala negli anni in cui il traffico cittadino era in aumento, rendendo difficili gli spostamenti attraverso le stradine esistenti ai tempi; si dice che è stata di Carlo Cattaneo l’idea di creare una via commerciale, ma fu l’architetto emiliano Mengoni a realizzarla (e purtroppo non la vide mai finita, morì cadendo da un’impalcatura durante i lavori). Il salotto di Milano è davanti ai nostri occhi (la galleria venne definita così perché frequentata dalla borghesia più in vista), percorrerla è un’impresa sempre per colpa dell’ammasso di turisti proveniente da ogni parte del globo che intasa la via come un tappo. Riusciamo per miracolo a uscire su piazza della Scala dove ammiriamo la statua dedicata al Maestro Leonardo Da Vinci (di cui tra l’altro quest’anno viene celebrato il 500° anniversario dalla morte); di fronte alla statua si erge il teatro la Scala, che ammetto mi sarei aspettata molto più sontuoso e adornato, e invece appare come una normalissima antica struttura (alquanto anonima) e che non spicca sulle altre presenti in piazza. Non farà sicuramente lo stesso effetto all’interno, dove tutto quello che manca fuori è reso all’ennesima potenza (ma non lo dico per esperienza, purtroppo non siamo entrati, ma ricordo il suo splendore dalle immagini viste più volte in tv).
Finita la visita della piazza e fatti i nostri ossequi al maestro Leonardo, ci inoltriamo nuovamente tra la selva di turisti, cercando di non finire accidentalmente tra le foto delle turiste vestite da dive e bloccate in pose (a mia detta) alquanto imbarazzanti, e scendiamo nuovamente nella metro Duomo M1 direzione Cairoli per raggiungere il Castello Sforzesco.
Gli spazi aperti di questa zona ci fanno riprendere fiato e, dopo un’altro bel sospirone (ricordo sempre che oltre all’ammasso di turisti ci sono circa 38° senza una nuvola, e il caldo inizia a metterci a dura prova), avanziamo verso il bellissimo castello che già da fuori promette molto bene!
Mentre lentamente ci avviciniamo all’ingresso vi racconto un po’ di storia: il castello nasce come roccaforte tra il 1360 e il 1370 per poi trasformarsi in residenza nel XV secolo per volere degli Sforza, che chiamano artisti come Leonardo e Bramante per renderlo più sfarzoso; durante le dominazioni straniere al castello spetta lo stesso triste destino capitato ad altri suoi simili e viene adibito a caserma. Dovrà aspettare il XIX sec. per essere ristrutturato e riportato al suo antico splendore, per poi diventare quello che è oggi: una delle sedi museali più importanti di Milano.
Per questo viaggio decidiamo di non entrare in nessun museo, per riuscire a visitare i luoghi più importanti della città, quindi ci limitiamo a passeggiare tra i maestosi cortili del castello, che fidatevi, meritano. Anche qui i turisti abbondano, ma il cortile è talmente ampio che c’è spazio per tutti. Finito di ammirare l’immenso castello usciamo dalla parte opposta rispetto a dove siamo entrati e davanti a noi si presenta una distesa immensa di verde, ecco il parco Sempione. Il polmone verde di Milano ci accoglie donandoci momenti di relax sotto l’ombra degli alberi, mentre degli artisti ci intrattengono con della sanissima musica rock. Il parco è davvero adorabile, colmo di gente in cerca di relax, o di famiglie e amici che giocano a palla o si prendono il sole… d’improvviso sembriamo essere molto lontani dalla Milano che tutti conoscono. Ci godiamo questo polmone verde per un po’, poi ci avviamo verso la fine del parco dove si erge magnifico arco della Pace, una delle cinque porte antiche di Milano (porta Sempione per l’appunto). C’è molto da dire su quest’opera: alla sommità dell’arco spiccano delle statue di bronzo, le quattro poste nei lati sono le personificazioni dei fiumi Po, Ticino, Adda e Tagliamento, mentre la centrale rappresenta la sestiga della Pace accompagnata da quattro Vittorie a cavallo. Fu costruita in epoca napoleonica, si dice con l’idea di unire virtualmente l’arco di Milano con quello di Parigi situato sugli Champs-Elysées, ma la disfatta di Waterloo bloccò i lavori; l’arco fu ultimato per volere dell’imperatore Ferdinando I d’Austria e fu dedicato alla pace tra le nazioni europee del 1815 raggiunta con il congresso di Vienna. Successivamente vi sono stati incisi anche i nomi delle vittime della prima e della seconda guerra mondiale. E’ una possente opera in marmo portatrice di storia e ricordi e, come tutti gli archi di trionfo, mi provoca profonde emozioni.
E’ ora di tornare alla metropolitana: dalla stazione Cadorna FS (a ovest del parco Sempione) prendiamo la M2 direzione Assago/Abbiategrasso e scendiamo a Porta Genova FS, dove ci attendono i famosi Navigli.
Un aperitivo è d’obbligo su questa caratteristica stradina attraversata da un rigoglioso canale, c’è solo l’imbarazzo della scelta, anche perché qui oltre a locali (si sa) non c’è altro da vedere. Ci fermiamo da Pigato dove banchettiamo con un originalissimo aperitivo che ci sazia e diverte.
Mentre ce la raccontiamo veniamo distratti da un ragazzo in boxer a petto nudo che corre con una folta parrucca bionda in testa (scommessa persa?) e sorrido pensando quanto poco ordinaria possa essere la vita sociale di un milanese doc.
Ormai il tempo è giunto al termine, carichi di spritz ci dirigiamo disordinatamente verso la M2, che questa volta prenderemo in direzione Cologno nord/Gessate per tornare alla Stazione Centrale dove Italo ci aspetta per riportarci a Torino.
Dopo 33 anni posso dire di aver finalmente visto Milano, ovviamente non nella sua totalità, ma abbastanza per poterne cogliere le prime sfaccettature: è una città carica di orgoglio, di stile (ovviamente), con un’energia perennemente alle stelle, con voglia di osare e sperimentare, mai noiosa, mai scontata, insomma Milano è una città viva, dall’alba al tramonto.
Sicuramente ci tornerò per visitare alcuni musei che mi interessano molto, in primis il cenacolo di Leonardo miracolosamente sopravvissuto negli anni (grazie a più di vent’anni di restauri), il museo della Scienza e della Tecnologia, e mi piacerebbe anche entrare nel Duomo di Milano. Quando ci riuscirò, ve lo racconterò! Ci sentiamo al prossimo post, bellezze!!!
Dettagli sulla gita
-Il biglietto del treno l’abbiamo acquistato online grazie ad una promozione sul sito ufficiale di Italo e pagato 8,90€ a testa a tratta (17,80€ andata e ritorno).
-Negli ultimi anni per poter visitare il Duomo bisogna pagare (prima era gratis), se si vuole solo accedere alla cattedrale il costo è di 3€.
-Il teatro La Scala è visitabile al suo interno tutti i giorni dalle 9 alle 17.30 e l’ingresso costa 9€ per gli adulti e 6€ i ridotti.
-Il castello Sforzesco ospita svariati musei (museo arte antica e armeria, museo dei mobili e delle sculture lignee, delle arti decorative, degli strumenti musicali e museo archeologico) e mostre (raccolta civica delle stampe “Achille Bertarelli”, archivio civico fotografico, Gabinetto dei disegni, biblioteca d’arte e archeologica, archivio storico civico e biblioteca Trivulziana e l’ente raccolta Vinciana). Entrambi sono aperti dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17.30.
-Per entrare a vedere il Cenacolo di Leonardo bisogna per forza acquistare i biglietti online, vengono messi in vendita due mesi per volta, nella stanza possono accedere 25 persone alla volta ogni 15 minuti e il costo è di 12€ a testa.
Curiosità su Milano
-I cavalli che trainano il carro sull’arco della Pace sono stati ruotati per volere degli Asburgo, i loro fondoschiena infatti sono oggi orientati verso la Francia, gesto beffeggiatore degli austriaci nei confronti dei francesi.
-All’interno del Duomo di Milano c’è una luce rossa che punta sopra all’altare dove pare sia custodito un chiodo della croce di Gesù, che viene esposto sull’altare una volta l’anno (il sabato precedente al 14 settembre) fino al lunedì. Inoltre il Duomo si erge sopra un territorio sacro una volta occupato dal tempio di Minerva.
#GattiErranti: avrò incontrato gatti?
Si sa, nelle grandi città non è facile trovare dei gatti girovagare, infatti non siamo stati fortunati (o degni) e non ne abbiamo incrociati! Fortunatamente la street art ci è venuta incontro sui Navigli, dove abbiamo trovato questo disegno, vissuto ma efficace!
Ah, e per i più curiosi, questo è il tizio che correva in boxer e parrucca!