contenuti articolo:
Cosa vedere in 1 giorno passeggiando tra la storica Mondovì e l’imponente Vicoforte
Se conoscete Mondovì solo per la presenza dell’outlet Mondovicino, beh allora preparatevi a rimanere stupiti! Mondovì infatti è un paese dalla lunga storia e fascino. E’ raggiungibile sia in auto che in treno (la stazione vi lascia proprio nel centro città), il paese originario (chiamato Mondovì Piazza) risiede sulla cima di un colle ed è raggiungibile attraverso una tranvia, mentre alla base del colle si è sviluppata la Mondovì moderna (Mondovì Breo), colma di caratteristici vicoli ciottolati e pedonali, in cui di giorno si può passeggiare, fare shopping e degustare le Risole (tipici dolci di pasta sfoglia farciti con marmellata di albicocche) mentre la sera prendono il sopravvento i numerosi pub e cocktail bar che accendono la notte cuneese.
Mondovì Breo, sebbene è considerata la parte moderna, è ricca anch’essa di storia, raccontata sopratutto attraverso le antiche Chiese presenti. Per terra, i tombini vi indicano la strada per raggiungere la tranvia, che con 1,30€ a testa vi trasporta fino a Mondovì Piazza (se scendete entro un’ora non dovete fare il biglietto di ritorno). Arrivati verrete accolti da piazza Maggiore, immensa e viva, fulcro della vita del paese; domina su tutte la magnifica Chiesa di San Francesco Saverio, detta la Chiesa della Missione, voluta dall’ordine dei gesuiti nel 600. Al suo interno troverete uno dei primi esempi di arte prospettica: il pittore Andrea Pozzo dipinse il soffitto piatto come se fosse una cupola di una superficie di 300mq, dando così l’illusione a chi la osserva di trovarsi a prospetto di una grande cupola affrescata…ma noi la troviamo chiusa!
Davanti alla grande Chiesa troverete la cattedrale di San Donato, altra grande opera architettonica del 700. Ma è dietro di lei che troverete una delle sorprese più piacevoli della visita: il parco del tempo, un verde belvedere a 360° da cui godere della vista a lungo raggio delle colline della Granda. Al suo centro un tempo sorgeva la Chiesa di Sant’Andrea, ma oggi è sopravvissuta solo la spettacolare torre alta 29mt (su cui è possibile salire pagando 2€ di biglietto e godendo di una vista ancora più…alta!). Sulle pareti della torre vive il primo orologio di Mondovì (installato nel 1859) che con le sue lancette lunghe 3mt batte il tempo alla città. Il tempo, ecco l’inesorabile nemico di Mondovì (motivo per cui vene denominata la città del tempo), vera ossessione per il popolo, tant’è che è letteralmente invasa dalle meridiane, che incontrerete sul vostro cammino. E’ una città che parla, come se un cicerone vi stesse accompagnando tra i vicoli mai scontati o banali.
A soli 10 minuti d’auto (o 15 minuti di pullman se prendete il bus 100b dalla stazione di Mondovì e scendete alla fermata Santuario) c’è uno dei miei luoghi preferiti del cuneese: il Santuario della natività di Maria di Vicoforte. La sua possente struttura in stile Barocco è visibile già a qualche km di distanza, ma è al suo interno che resterete con la bocca aperta: il Santuario ospita la più grande cupola ellittica al mondo, totalmente decorata da un affresco incredibilmente realistico ed immersivo in cui il tempo pare fermarsi, lasciando chi lo osserva basito e assolto per svariati minuti. E’ un monumento da non perdere!
Curiosità su Mondovì e sul Santuario
- La tranvia di Mondovì è stata costruita a fine 800 ma è stata soggetta ad un totale restauro nel 2006.
- In giro per Mondovì ci sono circa 20 meridiane, la maggior parte site a Mondovì Piazza.
- Il Santuario di Vicoforte nasce dove un tempo sorgeva un pilone con ritratta Maria, frutto del lavoro di un fornaciaio come buon auspicio per la cottura dei mattoni. Secondo la leggenda, un giorno un cacciatore sparò per sbaglio al pilone, colpendo la Madonna che iniziò a sanguinare. Da qui iniziò la costruzione del Santuario.
- Nel 2017 sono state trasferite dalla Francia al Santuario di Vicoforte le salme di Vittorio Emanuele III e della sua consorte Elena del Montenegro. Questo luogo era stato infatti scelto come “residenza” delle tombe reali. Quando però videro che i lavori si protraevano troppo nel tempo (i lavori del Santuario sono stati abbandonati per molti anni a causa del terreno argilloso che provocava poca stabilità alla struttura), optarono per la Basilica di Superga a Torino, che invece è stata costruita molto velocemente e dove effettivamente risiedono le tombe Reali dei Savoia.
#GattiErranti: avrò incontrato gatti?
Passeggiando per Mondovì Breo abbiamo incontrato questa splendida creatura!