Gand: Belgio a Natale

Gand: Belgio e i mercatini di Natale più belli che abbia mai visto

Alle 8 del mattino un treno ci aspetta alla stazione di Anversa, diretto verso l’ultima destinazione del  nostro viaggio nella regione delle Fiandre: Gand (o Gent in francese ). Definita per antonomasia la città delle luci, Gand sfoggia un centro storico ricco di fascino senza tempo che non vediamo l’ora di scoprire, ignari che ci avrebbe riservato una sorpresa davvero speciale!

vista di gentParto dicendo che ci sono due stazioni a Gand: Dampoort e Sint-Pieters, dove la prima è vicina al centro ma non ci sono mezzi che ti ci portano e la seconda è più decentrata ma ben fornita di bus e tram. Dato che a noi piace camminare (lo so che ormai lo sapete!) scendiamo a Damport, dove una volta attraversato il grande stradone di fronte ad essa, basterà seguire il corso del fiume e attraversare il secondo ponticello sul lungofiume. Da lì basterà districarsi tra un paio di stradine ( Geeraard de Duivelsteen e Reep) e sarete giunti alla prima destinazione: il castello di Gerardo il Diavolo, epico castello fortificato di origini medievali, oggi dedito a conservare gli archivi di stato e sfortunatamente non aperto al pubblico (se siete curiosi quanto me, andate a spiare la sua storia nelle curiosità!). Non serviranno indicazioni per portarvi alla prossima meta in quanto si farà notare da sola: la Cattedrale di San Bavone, opera romanica del X secolo, l’edificio più cattedrale di san bavone gentimponente del centro di Gand… sfortunatamente tappezzato da ponteggi e tendoni, sottoposto a importanti opere di restauro, che peccato! Ci limitiamo a osservare l’osservabile e sbuchiamo sulla grande piazza che ospita la cattedrale (Sint-Blaafsplein). E’ proprio qui che Gand ci fa il suo regalo: oggi è il 2 gennaio 2020, i mercatini di Natale sono ancora attivi (come in tutti gli altri paesi della Fiandre) ma notiamo subito qualcosa di diverso…questo non è un mercatino, ma un vero e proprio villaggio! Enormi poster raffiguranti la cartina del villaggio ci aiutano a concretizzare in quale magnifico posto siamo giunti! Musica natalizia, profumi di dolci irresistibili, giostre colorate e pista sul ghiaccio ci danno il benvenuto in città e insieme a loro si unisce il possente Beffroi di Gent (o Belfort in fiammingo), che ci osserva dall’altra parte della piazza. Ma in questo momento vogliamo solo viverci l’energia del villaggio di Natale e dei suoi allegri abitanti. Assaggiamo i famosi padiglione gentnasi di Gent (dolce tipico del luogo), nient’altro che una caramella a forma di piramide, fuori gommosa e dentro sciropposa (con altissimo rischio glicemico), osserviamo le famiglie belghe danzare sul ghiaccio sotto il moderno padiglione della città (Stadshal) poco oltre il Beffroi di Gent. Il padiglione è un’opera moderna non digerita da tutti proprio a causa delle forme e materiali troppo all’avanguardia; personalmente l’ho trovato affascinante e completamente inserito nel contesto! La particolarità che più colpisce del centro è che non fai in tempo a scoprire una cosa bella da vedere che ne sbuca un’altra: infatti di fronte al canali di gentStadshal regna splendente il municipio di Gent (Stadhuis), anch’esso portatore sano di un magistrale stile gotico affiancato ad uno rinascimentale più pulito e moderno. Non vi basta? andate oltre al padiglione, lì si trova la magnifica chiesa di San Nicola, con il suo incredibile (e ormai riconoscibile) stile gotico risalente al XIII secolo, l’ingresso è gratuito (e d’obbligo): gli interni austeri in pietra emanano energia e caparbietà, mentre sottili frammenti di luce riscaldano lo sconfinato ambiente.

vista di gent nataleGand è immensamente sorprendente, non annoia mai e i locali in cui mangiare si sprecano! Noi ci allontaniamo un po’ dal centro per raggiungere il Patrick Foley’s, un tipico pub irlandese gestito da giovani ragazzi del posto, che vi farà sognare con i suoi hamburger e piatti vegetariani ricchi e sfiziosi (per non parlare della lista delle birre).

vista dalla torre di gentTornati in centro ci dedichiamo all’unica attività prenotata in anticipo via web: la visita della torre del Beffoi di Gent. Il costo è di 7€ a testa e vi consiglio di non perdervela per niente al mondo! Vi troverete infatti ad affrontare le impervie scale in pietra dell’antica torre (ma un’ascensore vi verrà in soccorso!), scoprirete i 3 piani della torre con relative mostre dedicate, tra cui una sulle campane e la loro costruzione e una a stretto contatto con il carrillon gentcarillon originale, che ogni 15 minuti si attiva regalandovi un’esperienza unica (noi siamo rimasti fermi quasi un’ora solo su questo piano); finite il tour sulla balconata esterna della torre, dove la vista sulla città è un qualcosa di indescrivibile! Vi consiglio di andarci verso ora di pranzo perchè ci sono meno turisti e il balcone (molto stretto) è difficilmente accessibile se troppo pieno.

castello dei conti di fiandra gentSe avete voglia di scarpinare ancora un po’, vi consiglio di raggiungere il Castello dei Conti di Fiandra, che dista circa 10 minuti a piedi dal Belfort di Gent (vi basterà seguire la via Hoogpoort per raggiungerlo). Il castello risale al 1180 ed è nato come residenza reale, per poi trasformarsi in prigione; oggi è visitabile e ospita il museo della tortura. Sfortunatamente una coda indecente ci impedisce di accederci (mannaggia a noi che non abbiamo pensato di acquistare i biglietti prima)! Tornando verso il centro storico, soffermatevi sulla graffiti street (sempre lungo Hoogpoort), un vicolo donato agli artisti di street art in cui hanno potuto sfogare al meglio la loro fantasia!

Tornati al villaggio natalizio ci concediamo dei ghiotti Churros con nutella, fritti al momento in uno degli stand, poi ci perdiamo a osservare le case colorate e i canali (ah si, ci sono anche qui i canali, facilmente accessibili attraverso grandi traghetti), aspettando che lentamente il sole cali…

canali di gent seraSono convinta che le grandi città di sera cambiano, diventano un altro mondo, più intimo e magico, quasi come se al calar del sole ti mostrassero il loro lato più intimo. Gent è forse la regina di questo pensiero, la sua trasformazione è emozione allo stato puro. Quindi, se capitate a Gent, non lasciate la città prima del previsto, non perdetevi un simile spettacolo di case riflesse sui canali e di luci che fanno risaltare ancora di più l’architettura pazzesca del luogo; noi siamo stati ancora più fortunati nel goderci tutto questo insieme al calore del villaggio natalizio. Grazie Gent, per l’arte, l’unicità, la magnificenza e le emozioni che ci hai regalato!

Dettagli del viaggio

  • Abbiamo raggiunto Gand in treno usufruendo di un’interessante iniziativa chiamata Happy Ticket, in cui a prescindere dalla destinazione (purchè nazionale), il biglietto costava 10€ a testa tra andata e ritorno, quando il prezzo originale era di quasi il doppio!

Curiosità su Gent

  • Gent significa “confluente” perchè la città è sorta tra due fiumi: lo Schelda e il Lys.
  • Il castello di Gerardo il diavolo porta questo nome dal 1227, quando il figlio di Zeger III, Gerardo appunto, lo ereditò dopo la sua morte. Egli infatti aveva una carnagione scura ed i capelli neri, questo aspetto gli valse la nomina di “diavolo” che si portò dietro fino ai nostri tempi!

#GattiErranti: avrò incontrato gatti a Gent?

Sfortunatamente non abbiamo incrociato felini a Gent! Colpa sicuramente dell’enorme quantità di gente che c’era un po’ ovunque per via dei mercatini di Natale!

 

 

Il nostro viaggio in Belgio

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Scritto da:

Sono Federica, perennemente in viaggio con la testa o con i piedi, scrivo per ispirare viaggiatori come me, alla continua ricerca della bellezza in Italia ed Europa.
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