Beni FAI in Piemonte: Castello di Masino

Alla scoperta dei beni FAI in Piemonte (parte 1)

Che cos’è il FAI?

castello-di-masino-valpergaPer chi di voi non conoscesse il FAI, si tratta di una Fondazione senza scopo di lucro fondata nel 1975 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare i beni storici e artistici presenti sul territorio italiano. Il FAI si finanzia anche grazie ai contributi di privati cittadini, associazioni e aziende, oltre che da donazioni, ed è organizzato con un sistema di tesseramento annuale che permette a chi ne usufruisce di accedere gratuitamente a tutti i beni FAI presenti sul territorio italiano (o di accedere con riduzione in caso di un evento) e non solo: con la tessera FAI si può accedere gratuitamente anche ai beni delle fondazioni del National Trust of England and Wales (fondazione da cui il FAI si è ispirata), al National Trust for Jersey, for Scotland e of Australia. Ovviamente non è obbligatorio il tesseramento per accedere ai beni, basterà pagare il prezzo del biglietto.

Inoltre essere tesserati FAI significa accedere a sconti speciali su oltre 1600 musei, mostre e dimore storiche in tutta Italia…se non si è ancora capito, io sono una fiera tesserata FAI!

Per i costi del tesseramento andate nella sezione dettagli!

La cosa più affascinante del FAI è che, tesserati o no, sarete certi che i soldi che pagherete verranno reinvestiti in quella struttura. Favolosi anche tutti i dipendenti e volontari del FAI che, entusiasti e preparati, riescono sempre ad arricchire l’esperienza di visita.

beni-FAI-castello-di-masinoUltima ma non meno importante considerazione da fare, il FAI non si limita solo ad aprire i suoi beni al pubblico, ma spesso organizza eventi coinvolgendo associazioni e il territorio stesso per rendere memorabile a visita e l’esperienza.

Dopo una dovuta presentazione del FAI, parliamo dei 2 unici castelli (ad oggi) gestiti dalla Fondazione in Piemonte: Il castello di Masino e il Castello della Manta, entrambi su territorio piemontese ma in due provincie diverse.

Il Castello di Masino si trova in provincia di Torino, nel cuore del Canavese, territorio in cui sono nata e cresciuta, mentre il castello della Manta è situato in provincia di Cuneo, in cui attualmente vivo…ma sono io che giro intorno al FAI o è il contrario?

castello-di-masinoIl FAI gestisce anche un terzo bene in Piemonte, la Collezione Enrico, che si trova a Magnano, in provincia di Biella, dove vengono custoditi oltre 60 dipinti realizzati tra l’800 e il 900, tutti dedicati all’evoluzione della cultura figurativa piemontese. Ma di questo purtroppo non parlerò, solo perchè non ho ancora avuto il piacere di visitarlo!

Pronti a iniziare un tour sensoriale all’interno di uno dei due castelli sopra citati?

Il Castello di Masino

castello-di-masinoDa più di 1000 anni questo castello svetta su uno dei luoghi più incredibili del Canavese: l’anfiteatro Morenico di Ivrea, un monumento geologico di origine glaciale unico (per conservazione) al mondo che si estende per più di 500km, nato per l’azione erosiva del ghiacciaio Balteo che si estendeva per circa 100km tra il Canavese, il Biellese e il Vercellese nel periodo Quaternario.

Quando visitiamo noi il Castello, c’è proprio un evento particolare in atto: il FAI leggere, evento in cui giovani ragazzi dellecastello-di-masino scuole del territorio intrattengono i visitatori con letture. Oltre alla visita al castello, abbiamo prenotato anche la visita alla biblioteca più antica della dimora in cui vengono conservati circa 12.000 libri, ma in tutto il castello ce ne sono più del doppio (circa 25.000). Chi di voi mi segue su Instagram si ricorderà la fotografia del libro storico che ho avuto l’onore di vedere: si trattava di una Divina Commedia del 1500 conservata proprio nella biblioteca del Castello di Masino.

Ovviamente per tenere d’occhio tutti gli eventi dei FAI vi basta seguire i social e il loro sito ma torniamo a noi e al magnifico castello di Masino, dimoracastello-di-masino millenaria dei Conti Valperga, antica e potente famiglia del Canavese che si è sempre vantata di discendere da Arduino d’Ivrea, Re d’Italia dal 1002 al 1014, così da poter nobiliare le origini del casato, con tanto di ritratti raffiguranti il Re all’interno del castello per omaggiarlo.

Nei primi anni di vita, il castello era in realtà una fortificazione (data anche la posizione predominante), già ai tempi di proprietà dei Conti Valperga, che hanno abitato qui fino al 1987. L’elegante castello che vediamo oggi è il risultato di vari rimodernamenti e restauri avvenuti nei secoli, ma ci sono ancora parti originali della fortificazione.

La visita al castello di Masino è sorprendente, ricca di dettagli appartenenti a secoli di storia, con mobili originali e affreschi spessocastello-di-masino-piemonte raffiguranti la pianta di canapa, simbolo della famiglia, e che parlano tanto anche dei padroni di casa.

castello-di-masinoCome la galleria degli Antenati, stanza risalente al primo Settecento, dove è stata ricostruita la genealogia della famiglia attraverso dipinti su tela posti su tutte le pareti della stanza, partendo da tempi molto antichi.

La galleria dei Poeti è invece nell’ala che ospita la biblioteca storica del castello, da noi visitata, arricchita da Tommaso Valperga, poeta e matematico, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Torino e segretario presso l’Accademia delle Scienze, vissuto tra il 700 e l’800, principale fruitore e attento organizzatore della biblioteca storica; grazie alla sua curiosità e sapienza, oggi il castello può mostrare e conservare libri dal valore inestimabile, oltre a giornali del tempo che hanno aiutato gli storici a riempire vuoti temporali.

Intorno al castello si viene circondati da due cose: il magnifico parco, con tanto di labirinto (ho girato un video a riguardo, lo trovate sempre sul mio profilo Instagram), e un paesaggio a 360 gradi intorno alle colline del Canavese che lascia stupefatti, rendendoci tutti piccole macchioline che si spostano tra gli alberi, mentre l’immensità della natura regna sovrana.

parco-castello-di-masinoPer visitare tutto il castello ci vuole circa un’ora, e ne consiglio un’altra abbondante per godersi il parco, sterminato e romantico.

Al più presto vi racconterò dell’altro bene FAI presente in Piemonte, il castello della Manta, ma per oggi mi pare di aver già parlato troppo, quindi vi lascio bellezze, sperando di avere acceso in voi la fiamma della curiosità di vivere e di scoprire i segreti di questo incredibile castello, che per secoli ha fatto da dimora a una delle famiglie più influenti del Piemonte, come spero di avervi spronato a sostenere l’impegno che la Fondazione mette da decenni per consegnarci dei luoghi ricchi di storia, cultura e arte.

visita-castello-di-masino

Dettagli

Abbonamento FAI opzioni:

  • iscrizione singola: 39€ annui
  • iscrizione di coppia: 60€ annui
  • iscrizione per giovani sotto i 25 anni: 20€ annui
  • iscrizione per famiglia: 66€ per 2 adulti+ bambini, oppure 45€ per 1 adulto+ bambini

Vi ricordo che accedere a un bene FAI con la tessera vi garantirà l’ingresso gratuito, a meno che non ci sia un evento speciale a cui volete partecipare (come il FAI Leggere), allora dovrete pagare una piccola somma extra (il prezzo varia in base all’evento).

Se invece accedete al castello di Masino senza tessera FAI, il costo del biglietto sarà il seguente:

  • intero: 14€
  • ridotto 6-18 anni: 7€
  • studenti 19-25 anni e possessori dell’abbonamento Musei Torino: 9€

Se volete usufruire della visita guidata, dovrete aggiungere 6€ al prezzo del biglietto.

Il castello di Masino inoltre segue i seguenti orari:

  • da marzo a dicembre: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18
  • giugno, luglio e agosto: da mercoledì a domenica, dalle 11 alle 19
  • sono previste aperture straordinarie serali per le sere FAI d’estate

Il castello chiuderà dal 20 dicembre e riaprirà il 26 febbraio 2022

Potete prenotare in anticipo i vostri biglietti direttamente sul sito del Fondo Ambiente Italiano sempre aggiornato con gli eventi del mese!

Per quanto riguarda la biblioteca storica, è visitabile tutti i giovedì e venerdì (fino a novembre) tramite visita guidata.

 Curiosità

  • Il labirinto presente nel parco del Castello di Masino è il secondo labirinto di siepi più grande d’Italia, dopo il labirinto della Masone, primo in Italia e nel mondo, situato in provincia di Parma a Fontanellato.
  • Tommaso Valperga è stato probabilmente uno dei più interessanti personaggi della famiglia Valperga, anche in base alle informazioni date dalla guida nella biblioteca. Tra le varie curiosità che la guida ci ha svelato ce ne sono due che mi sono rimaste particolarmente impresse:
    1. Tommaso era un abate secolare, nomina che gli permise di dedicarsi a tempo pieno allo studio, facendosi spedire testi soprattutto dalla Francia, compresi quotidiani dell’epoca della Rivoluzione Francese, fatti rilegare e conservati benissimo in biblioteca. Vi lascio immaginare quanto questi quotidiani siano stati preziosi per gli storici.
    2. La seconda è che pur essendo un ecclesiastico, la sua curiosità sul mondo era talmente vasta che, insieme al fratello Carlo Francesco II, si fece recapitare da ogni parte del mondo novità editoriali e, in particolare dall’Olanda, diversi testi proibiti dalla Chiesa Cattolica per colmare tale curiosità.

Ci tengo in chiusura a ringraziare di cuore Maria Burro, la referente comunicazione del FAI, per aver revisionato questo articolo, correggendo errori storici e imprecisioni, così come ringrazio tutto lo staff del FAI per la collaborazione e la velocità di risposta, siete preziosi!

Scopri altri luoghi magici in Piemonte:

Oppure lasciati ispirare dal resto d’Italia:

2024-11-20T18:50:21+01:00Dicembre 5th, 2021|Piemonte|

Scritto da:

Sono Federica, perennemente in viaggio con la testa o con i piedi, scrivo per ispirare viaggiatori come me, alla continua ricerca della bellezza in Italia ed Europa.
Torna in cima